Pino mugo, protagonista dell’inverno

Le cure per una conifera robusta e molto decorativa...

Pino mugo, protagonista dell’inverno

Il mugo è una conifera a portamento prostrato e contorto, apprezzata per la forma e il colore degli aghi disposti lungo i rami molto elastici, caratteristica importante per poter sopportare il peso della neve ritornando in posizione quando la coltre si è sciolta o è caduta. In Italia è reperibile facilmente sulle Alpi dai 1500 ai 2700 metri di quota e su alcune zone dell’Appennino, anche se non in tutta Italia. Proprio per la sua origine montana e la sua vita sulle rocce è facile comprendere che predilige i terreni calcarei.

In giardino è consigliabile nelle zone a clima fresco, collina e montagna; il caldo lungo e afoso e la siccità della Pianura non sono l’ideale per questa specie.

Le varietà nane sono consigliabili per il giardino roccioso in quanto molto decorative, disponibili in colori e forme diverse (anche con aghi dorati) e la crescita lenta implica praticamente  l’assenza di manutenzione, limitata a innaffiature e una sola concimazione con sostanza organica in pellet o polvere, a fine inverno. Pinus mugo pumilo è una sottospecie particolarmente adatta all’uso nelle roccaglie (non supera i due metri).

Ha bisogno di terreno fresco e fertile e può essere coltivato anche in ampie e profonde cassette in legno, ben drenate: il ristagno idrico è un nemico temibile. Non sono necessarie potature.

In natura il mugo ha davvero pochi nemici; in giardino e in vaso l’unico rischio reale è il disseccamento dovuto a condizioni ambientali imperfette e il marciume radicale originato da ristagno idrico. In ogni caso è una specie robusta, longeva e durevole, destinata ad esserci compagna per molti anni se trova le condizioni adatte alle sue esigenze climatiche.


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